Dipartimento di Teoria, Analisi e Composizione
L’Arte del Partimento: Storia, Teoria e Pratica
Seminario di Giorgio Sanguinetti
Introduce Catello Gallotti
Giovedì 6 Aprile 2017 ora 16:00-19:00Venerdì 7 Aprile 2017 ora 9.00-12:00 e 14:00-17:00
Per più di due secoli, dal ‘600 fino ai primi anni del ‘800, i quattro conservatori di Napoli sono state le più importanti scuole di composizione d’Europa. Tuttavia, i maestri che insegnarono presso queste istituzioni – tra cui Alessandro Scarlatti, Leonardo Leo, Francesco Durante e Giovanni Paisiello – non scrissero trattati come i loro colleghi francesi o tedeschi, per cui la loro importanza nella teoria della composizione è stata generalmente trascurata. Invece dei trattati, i maestri di scuola napoletana hanno lasciato un ampio corpo di esercizi in larga parte manoscritti chiamati ‘partimenti’. Un partimento può essere definito come uno sketch, scritto su un solo pentagramma, con frequenti cambi di chiave e di scrittura, il cui scopo principale è fornire una guida per l’improvvisazione di un brano su uno strumento a tasto. La prassi del partimento – non solo un esercizio ma anche una forma di arte in sé – ha consentito la trasmissione di una ‘teoria senza parole’ e lo sviluppo di una risposta intuitiva, quasi automatica, agli stimoli compositivi. Essa intendeva portare gli studenti dagli esercizi scolastici elementari nel regno della composizione d’arte senza soluzione di continuità. I partimenti semplici assumono le sembianze di esercizi di basso numerato (come quelli di Haendel) mentre quelli più avanzati possono assumere forme e stili diversi: concerto, toccata, invenzione a due voci, sonata bipartita e così via.
Questo seminario offrirà un’introduzione a quest’argomento complesso, compresa la storia dei quattro conservatori di Napoli, le fonti, gli autori, gli stili e i generi di partimenti. Inoltre, fornirà esempi pratici di realizzazione di partimenti tratti dalle collezioni dei maestri del XVIII secolo.
Giorgio Sanguinetti è professore associato di Teoria e Analisi della Musica all'Università di Roma-Tor Vergata. Ha scritto numerosi saggi e articoli sulla teoria della composizione in Italia dal Settecento al primo Novecento, sull'analisi schenkeriana, sui rapporti tra analisi e interpretazione, sulla forma, e sull'analisi dell'opera. Negli ultimi anni si è occupato dalla teoria degli schemi e, in particolare, della tradizione napoletana del partimento.
Ha tenuto seminari e conferenze in molte università e istituzioni in Europa e negli Stati Uniti, tra cui l'Orpheus Institute in Ghent e l’Università Cattolica di Lovanio (Belgio), laSchola Cantorum Basilensis (Svizzera), la National University of Ireland, la City University di New York, la Northwestern University (Chicago), l' Indiana University (Bloomington), la Boston University, la University of Michigan. Nell’anno 2011-12 è statovisiting professor per il semestre invernale allaMcGill University di Montreal (Canada) e per il 2013 alla University of North Texas di Denton (USA). E’ stato invitato a tenere la relazione di apertura ai convegni della società fiamminga di teoria e analisi musicale (Anversa 2012) e della Texas Society for Music Theory (Denton 2013).
E' stato l'organizzatore dei seminari annuali del Gruppo Analisi e Teoria Musicale (GATM) in collaborazione con l'Accademia Nazionale di S. Cecilia ed è stato presidente del comitato scientifico del settimo convegno europeo di analisi musicale EuroMAC VII (Roma, settembre-ottobre 2011). LaOxford University Press ha pubblicato il suo libro The Art of Partimento. History, Theory and Practice (New York, 2012) al quale nel 2013 è stato assegnato il prestigioso Wallace Berry Award della Society for Music Theory americana.
Attualmente è responsabile degli insegnamenti musicologici e rapporti societari internazionali per la Società Italiana di Musicologia (SIdM).
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