8 - 9 - 10 Maggio 2017Conservatorio di Musica “G.Martucci” - Aula 38
IL SUONO È LA MIA MATERIAMasterclass di Composizione con Pierluigi Billone
Mercoledì 10 Maggio ore 19.30Chiesa di S.ApolloniaHidden Soundscape_studio#2/HappeningInstallazione a cura di Phonesthesia, Dario Casillo e Cristian Sommaiuolo
Mercoledì 10 Maggio ore 20.30Chiesa di S.Apollonia
EQUILIBRIConcerto con il violinista Marco Fusi
Franco Donatoni, Ciglio III
Salvatore Sciarrino, Sei Capricci
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Pierluigi Billone, Equilibrio. Cerchio
Violino solo: Marco Fusi
Marco Fusi è violinista, violista, compositore ed appassionato sostenitore della musica del nostro tempo; numerose collaborazioni con giovani ed affermati compositori lo hanno portato a presentare al pubblico prime esecuzioni di Billone, Scelsi, Sciarrino, Eötvös, Cendo, Ferneyhough.Marco ha suonato con Pierre Boulez, Lorin Maazel, Alan Gilbert, Beat Furrer, David Robertson; collabora con ensembles quali Klangforum Wien, MusikFabrik, Mivos Quartet, Ensemble Linea, Interface (Frankfurt), Phoenix (Basel), Handwerk (Köln). Presso Stradivarius ha pubblicato il ciclo dei Freeman Etudes di John Cage, il Vol. 7 della Scelsi Collection e l'opera completa per violino e per viola di Salvatore Sciarrino. Kairos ha recentemente presentato la sua registrazione dei lavori per violino e viola di Pierluigi Billone. Marco suona abitualmente la viola d'amore, commissionando nuove opere al fine di promuovere ed espandere il repertorio dello strumento. Marco Fusi insegna Prassi Esecutiva della Musica da Camera Contemporanea presso il conservatorio “G. Verdi” di Milano.
Giovedì 11 Maggio ore 10 - 13Chiesa di S.Apollonia
TECNICHE ESECUTIVE ESTESE E NUOVI ORIZZONTI ESTETICIAspetti pratici e teorici della ricerca strumentale negli strumenti ad arcoSeminario con il violinista Marco Fusi
Il seminario illustrerà la recente espansione delle tecniche strumentali relative al violino e alla viola, offrendo sia indicazioni pratiche che considerazioni relative alle necessità estetiche che hanno reso possibile e necessario lo sviluppo di nuovi orizzonti strumentali; particolare attenzione verrà dedicata a casi emblematici di autori come Lachenmann, Billone, Sciarrino, Scelsi, Cendo e alle differenti scelte nozionali di dette tecniche.
Giovedì 11 Maggio ore 19Chiesa di S.Apollonia
URBAN SPACE RESEARCH Presentazione di un progetto di ricerca sul Paesaggio Sonoro della città di Napolia cura di Napolisoundscape, Dario Casillo e Cristian Sommaiuolo
Napolisoundscape è un progetto di ricerca sul Paesaggio Sonoro, di D.Casillo e C.Sommaiuolo nato con l’intento di ridare dignità al ‘rumore di fondo’ della città. L’idea principale è la mappatura sonora della città di Napoli per costruire un archivio di fono- fotografie prodotte mediante registrazioni periodiche e sistematiche del paesaggio sonoro urbano. Un archivio sonoro sempre consultabile indispensabile anche per conservare suoni in via di estinzione. Nato nel 2013, il progetto si ispira al lavoro dello studioso canadese Murray Schafer e del WSP (World SoundScape Project). Lo studio del Paesaggio Sonoro è una ricerca d’interesse trasversale, utile a fini architettonici, urbanistici, sociologici, antropologici, storici, ecc..
Hidden Soundscape_studio#2/Happening è un’installazione realizzata da Phonesthesia (D.Casillo e C. Sommaiuolo). Un sistema di elettrocalamite diffonde nello spazio intorno all’opera alcune registrazioni del paesaggio sonoro della città di Napoli sotto forma di onde elettromagnetiche. L’esplorazione uditiva dello spazio circostante è una metafora performativa alla ricerca delle sorgenti sonore nascoste del silenzio assordante della città.
Giovedì 11 Maggio ore 19.30Chiesa di S.ApolloniaHidden Soundscape_studio#2/HappeningInstallazione a cura di Phonesthesia, Dario Casillo e Cristian Sommaiuolo
Giovedì 11 Maggio ore 20.30Chiesa di S.ApolloniaRISONANZEConcerto con il MartucciContemporanEnsemble e il SonicOverload trio
Giovanni Pepe, Kintsugiper violino solo (2014)Flavio Gioia Cuccurullo, Breaking the habitper flauto solo (2016)Niccolò Castiglioni, Così parlò Baldassarreper soprano solo (1980-81)Aldo Roberto Pessolano, Static per flauto, clarinetto, violino e violoncello (2017) Raffaele Esposito, Internamente per violino solo (2017)Luigi Rago, Fantasia cromaticaper flauto solo (2017)Franco Donatoni, Clairper clarinetto (1980)Steven Blake Whiteley, [ ] [ ] [ ] [ ] []for actor and electronics, (2014)Giuseppe Maiellano, Quartetto per l’agonie de Bysanze opera video per flauto, clarinetto, violino, violoncello (2017) SonicOverLoad Trio, Visionary menperformance per 3 laptop
MartucciContemporanEnsemble: Eleonora Claps voce femminile, Simone Mingo flauto, Roberto Giordano clarinetto, Sara Rispoli violino, Antonio Amato violoncello SonicOverLoad Trio: Pietro Lama, C. Sommaiuolo e D. Casillo laptop e electronic devices
Risonanze è il titolo del concerto di stasera perché la musica in programma “risuona” delle differenze sottili dei diversi stili e dei diversi autori in programma. Unisce consolidati e notissimi brani di repertorio (Castiglioni, Donatoni), a pezzi più recenti di grande efficacia e resa sonora: così risuonano e convivono ad esempio l’anima acustica del pezzo di Pepe con quella elettronica e sfrontata dell’americano Whiteley. Fino ad arrivare a lavori di giovani studenti appositamente composti per questo concerto e per questo ensemble, il MartucciContemporanEnsemble, un gruppo fortemente voluto dal conservatorio, specializzato nel repertorio contemporaneo e nato proprio per “lavorare” ed eseguire pezzi composti dagli allievi. Conclude il concerto una sonorizzazione dal vivo di un’opera video e la “visionaria” performance del trio di laptop dei SonicOverLoad.
Venerdì 12 Maggio ore 16Chiesa di S.Apollonia
LA MUSICA E... EVENTUALMENTE ALTRONuove tecniche performative per voci e strumentiSeminario con Gianluca Ruggeri
L’incontro propone un’analisi di alcune delle metodologie di lavoro applicate al repertorio contemporaneo legate all’esperienza degli ensemble Ars Ludi e Ready-Made e di Gianluca Ruggeri: training ritmico, l’uso di tecniche non convenzionali, drammaturgia del gesto e del movimento. Gli autori trattati saranno, oltre a quelli previsti nel programma del concerto, Francesco Filidei, Steve Reich, John Cage e Lucia Ronchetti.
Ars Ludi è un ensemble di percussioni a organico variabile che sin dagli esordi, (fondato nel 1987 da Antonio Caggiano e Gianluca Ruggeri), ha intrapreso un itinerario artistico attivo su due dimensioni interpretative. Da un lato, la proposizione del repertorio contemporaneo per percussione, realizzata con un’attività concertistica internazionale, interpretando compositori quali J.Cage, K.Stockhausen, G.Battistelli, L.Andriessen,E.Varese, S.Reich, G.Scelsi, L.Berio, ecc., ed incentivando con commissioni e prime esecuzioni, il repertorio di autori italiani (L.Ceccarelli, P.Esposito, M.Lupone, L.Bianchini, M.Tadini, M.C ardi, F. Filidei, L.Pagliei e molti altri). Su un altro fronte, l’attività di Ars Ludi si è caratterizzata per l’ideazione e la realizzazione di progetti di diverso e più ampio respiro attraverso collaborazioni con artisti provenienti dalle più disparate discipline. Eventi che si configurano come creazioni multimediali MuskAutomatik (musiche di Rota/Catalano e K.Stockhausen), Tetralogia del Sogno e del Dolore dedicata a W.Herzog ed ai Popol Vuh, Land im Klang di A.Curran, Macchine Virtuose di L.Ceccarelli, Drumming, Electric Counterpoint e Tehillim di S.Reich, Aphrodite di G.Battistelli, Gewael di M.Dall’Ongaro , Deserts con musiche di E.Varese e video di Bill Viola, Inanna’s descent di L.Andriessen, Lied di N.Sani e Primi Piani di L.Cinque). Ha inciso per Brilliant, Edipan, BMG, Pontesonoro. Il nucleo base del gruppo è composto da Antonio Caggiano, Rodolfo Rossi e Gianluca Ruggeri che svolgono anche attività di docenti presso i Conservatori di Latina e Roma.
Fondato nel 2002 da Valerio Borgianelli Spina e Stefano Sanzò, Ready-Made Ensemble è un’idea di fare musica e spettacolo, un gruppo modulare il cui organico stabile è costituito da cantanti, a cui si aggiungono spesso strumentisti. Numerosiinteressi caratterizzano il repertorio del Ready-Made Ensemble: la musica antica, il minimalismo, leprovocazioni delle avanguardie e il concerto inteso come azione drammatica. I 10 vocal performers del Ready-Made Ensemble sono artisti completi, oltre che cantanti anche strumentisti, compositori e direttori di coro. Il direttore del gruppo è Gianluca Ruggeri.
Venerdì 12 Maggio ore 19.30Chiesa di S.ApolloniaHidden Soundscape_studio#2/HappeningInstallazione a cura di Phonesthesia, Dario Casillo e Cristian Sommaiuolo
Venerdì 12 Maggio ore 20.30Chiesa di S.ApolloniaUN PASSO PRIMA DEL SILENZIOConcerto con il Ready- Made Ensemble e Ars Ludi
David Lang, I lieper piccolo coro a 3 voci (2001)Rodney Sharman, Apollo’s touchper vibrafono (1990)Giorgio Battistelli, D’ogne luce muto per coro da camera con strumenti (2008) Gerard Grisey, Stele per 2 grancasse (1995)Giorgio Battistelli, Circulata Melodiaper coro da camera con campane (2008)------Mauro Cardi, M’al vento ne portava le paroleper quintetto vocale (1992)Morton Feldman, For Stefan Wolpeper coro e 2 vibrafoni (1986)
percussioni: Pietro Pompei e Gianluca Ruggerivocal performers: Anna De Martini, Antonella Marotta,Laura Polimeno, Paola Ronchetti, Giuliano Mazzini, Fabrizio Scipionidirettore: Gianluca Ruggeri
Il programma racchiude due degli aspetti peculiari che connotano la scrittura musicale contemporanea. Da un lato, assecondando un codice sedimentato nella tradizione, segue una linea che intende proseguire il percorso evolutivo della scrittura musicale; dall’altro segue una direzione che enfatizza la ricerca gestuale, l’aspetto performativo, entrando nella sfera della drammaturgia, o per meglio dire, del teatro sonoro. Naturalmente tutti i brani musicali che si realizzano nel tempo del concerto sono già opere drammaturgiche, ma non necessariamente l’aspetto gestuale assurge a presupposto estetico. I brani performance invece, trovano un completamento autoriale nell’interpretazione, che trascende la mera scrittura della partitura. La scrittura di Lang, Feldman, Sharman e Cardi si muove ancora dentro il linguaggio primigenio della musica, praticando il contrappunto sebbene con processi differenti e altrettanto diversi percorsi. La scrittura di Grisey e Battistelli vuole forzare il suddetto codice, portando il suono in uno spazio nuovo dove si possa espandere nella dimensione dell’azione e del timbro. Il primo stimolando l’immaginario fonico-visivo, il secondo ripercorrendo quasi una dimensione arcaica del suono, nel mondo della tragedia greca.
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